Ciao Louder, hai visto concerti di recente? Non sai cosa andare a vedere? Sei nel posto giusto, perché questo micropodcast + newsletter parla appunto di concerti.
Ogni settimana Uscire il lunedì ti dirà gli appuntamenti della settimana (in Italia), cercando di fornirti un po’ di contesto: cosa sta presentando l’artista o la band? Come sta andando il tour? Non sarà solo un notiziario: come nel micropodcast Pioveranno venerdì, toccheremo argomenti riguardanti i live. E cominciamo subito così con la notizia dei concerti cancellati per “burnout”.
Is it better to burn out?
La notizia è duplice: da una parte, Arlo Parks ha cancellato alcune date del tour americano, dichiarando che si sentiva esaurita dopo 18 mesi in giro per il mondo; dall’altra, Blanco ha parlato dell’attacco di panico che ha avuto prima della data conclusiva del suo tour all’Ippodromo di Milano. Come si collegano le due storie? Ci arrivo. Le parole di Parks ricalcano una dichiarazione rilasciata da Sam Fender una settimana fa, quando il cantautore inglese ha cancellato alcuni show perché si è dichiarato “esaurito”. Decisioni simili sono state prese da Wet Leg; Clairo; Gang of Youths; Shawn Mendes.
L’esaurimento viene chiamato “burnout”, è un termine stranoto anche in Italia per chi segue il mondo di YouTube, e prima o poi tutti ci passano. In particolare, sembra che la percezione di quanto ce la facciamo o non ce la facciamo sia cambiata radicalmente dopo la pandemia, per via della pandemia stessa ma anche della frenesia con la quale ci siamo buttati sul “ritorno alla normalità”. La musica dal vivo, che peraltro è stata la prima cosa a fermarsi, non è stata da meno. Se hai pensato “ma quanti concerti ci sono quest’estate…” forse avevi ragione. Alcuni degli artisti che hanno fissato decine di date, magari esplosi durante la pandemia, ci arrivavano da debuttanti: Blanco si è trovato a dover intrattenere 350mila persone per 35 date (cifra ufficiale) senza nessuna esperienza simile a prepararlo. Non per fare diagnosi a caso, ma non deve stupire un momento di crisi. E parlare apertamente di queste condizioni - come ha fatto Blanco - è un primo passo. Ma la salute mentale di chi va in tour è un tema la cui discussione non può più essere rimandata, né demandata solo a singole, molteplici dichiarazioni. Ne riparleremo.
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E ora passiamo al calendario dei concerti di questa settimana. Due note preliminari: la prima è che non segnalerò *tutti* i concerti, mettiamoci l’anima in pace; la seconda (legata alla prima) è che qualcosa mi sarà potuto sfuggire. Se non vedi in lista qualcosa, scrivi pure qui sotto.
Lunedì 19 settembre
A Milano, al BIKO - dove per entrare serve la tessera ARCI - suona SOHN (Comcerto). Ieri era al Locomotiv Club di Bologna. SOHN è un musicista inglese che ha vissuto a Vienna, a Los Angeles e ora in Catalogna. Ha pubblicato un album per ogni luogo in cui ha vissuto, grosso modo. L’ultimo, Trust, ha un pezzo che si chiama come un fiume che passa vicino a casa sua, Segre, e un altro Riverbank: qualcuno qui ha un’ossessione... Oltre a queste tracce, il disco nuovo non ci ha entusiasmato, ma dal vivo SOHN suona anche diverse tracce vecchie come The Wheel, dal bellissimo Tremors del 2014. Ci sono ancora biglietti (TicketOne; TicketMaster), e sembra una bella serata.
A Bologna c’è Shilpa Ray, che al Freakout - dove per entrare serve la tessera AICS (biglietti) - porterà le tracce del suo ultimo album uscito ad aprile, Portrait of a Lady: è un disco buono, un po’ ignorato dalla critica più importante, la stessa critica che 6-7 anni fa vedeva in lei una salvatrice del rock’n’roll. In quest’ultimo lavoro, incredibilmente politico, ci sono un paio di chicche di punk blues sardonico e crepuscolare cantato con il suo timbro alla Patti Smith e alcuni tocchi di new wave marcia.
A Cagliari, all’Arena Sant’Elia c’è Max Gazzè (OTR), che non ha bisogno di presentazioni. Gazzè suonerà anche in provincia di Trento, venerdì 23, per il festival “I suoni delle Dolomiti”. Segnatelo, che poi non te lo ridico.
Sempre per la serie “nomi per cui non perderò troppo tempo, perché li conoscete già”, all’Arena di Verona c’è Mika che ha cancellato il tour ma non questa data, per la quale sono ancora disponibili biglietti (TicketOne). Sarà probabilmente un concerto pieno di hit.
Martedì 20 settembre
A Milano, in Santeria Toscana 31, per la rassegna Jazz:Re:Found c’è la prima di tre tappe italiane di Anomalie (Radar Concerti), tastierista, pianista, produttore canadese che fa un jazz insieme cervellotico e psichedelico, ma sopra ogni cosa è un maestro di groove e suona con il sorriso. Tipo Jacob Collier, ma non pedante. Ad aprile ha pubblicato Galerie, a tratti lezioso. Saranno concerti molto divertenti, da ballare. Ci sono ancora biglietti per Milano (Dice); per la data di Roma, all’Alcazar, mercoledì 21 (Dice); e a Bologna, al Locomotiv, giovedì 22 (Dice).
Ovviamente quella sera al Forum di Assago c’è anche Marracash, con la quinta tappa milanese del suo tour Persone (Friends&Partners), alla quale seguirà una sesta data mercoledì 21. In giro ho letto solo commenti positivi, sicuramente meritati. Le date son tutte sold out, tranne qualche biglietto il 2 ottobre a Roma, quindi a meno di avere qualcosa di nuovo da dirvi, non ne riparleremo.
A Chieti, all’Anfiteatro La Civitella, suona Elisa (Friends&Partners): è una delle ultime date del tour Back To The Future, partito a maggio dall’Arena di Verona, dal quale la cantautrice e produttrice ha estratto il primo di una trilogia di dischi live. Elisa sembra carichissima, e le scalette hanno un po’ del Greatest Hits senza dimenticare l’ultimo album (un esempio). Fai ancora in tempo a trovare biglietti per questa data (TicketOne), e per le tre date finali all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 21, 23 e 24 (qui radunati i link per i biglietti). Segna, ché non ripeto.
A Torino, all’Hiroshima Mon Amour, c’è Petullà. che abbiamo messo nella playlist New Music Louder un po’ di volte. Suona un indie pop furbo ma conserva anche una purezza naif. Nel concerto, a ingresso gratuito, presenterà in anteprima il nuovo album A casa presto, che uscirà il 7 ottobre. Non mi stupirei se ne risentissimo parlare in contesti più mainstream.
Mercoledì 21 settembre
A Milano, al Fabrique, c’è l’unica data italiana dei Sofi Tukker (Vivo Concerti), duo americano che suona un pop elettronico danzereccio e sottilmente geniale, con molta chitarra e prodotto a modino. Li ho visti dal vivo sei anni fa, sono spassosi. Ad aprile è uscito il loro ultimo album, Wet Tennis che è piaciuto un po’ a tutti. Nel disco c’è una canzone che usa la melodia di Tom’s Diner e una collaborazione irresistibile con il duo maliano Amadou & Mariam. A giudicare dalle scalette e dalla compagnia di ballo che li segue, mi azzardo a dire che sarà il concerto pop divertente della settimana. Ci sono ancora biglietti (Ticketone; VivaTicket).
Cambiando completamente genere, a Roma, al Lanificio 159 c’è Blindur, con la prima di tre date di presentazione del suo terzo album Exit. Il disco è stato anticipato da due singoli, Sereno e Stati di agitazione feat. Rodrigo D’Erasmo. Trovo Blindur geniale per come riesca ad ancorare alla realtà le allegorie dei suoi testi. E poi ha una gran voce e ottime melodie, per un genere che spesso nasconde entrambe. Il 22 suonerà a Germi, a Milano; il 24 suonerà a Napoli, A’ Mbasciata. L’ingresso è libero, e per il live a Milano serve la prenotazione (link) e la tessera ACSI.
Giovedì 22 settembre
A Milano c’è Franco126, al Forum d’Assago (Vivo Concerti). Franchino suonerà le canzoni di Multisala, disco per il quale ai tempi abbiamo avuto la fortuna di scambiare qualche chiacchiera con lui, e che ci sembrò un ottimo compromesso tra la voglia di crescere e la necessità di restare identici. Sarà una “grande festa”, con ospiti che “calcheranno il palco”, e altre espressioni così: vedremo una reunion con Carl Brave? Ce lo auguriamo, anche perché nelle scalette delle date precedenti - giustamente - ci sono diverse tracce di Polaroid. A prescindere dalle ospitate, l’evento è di per sé interessante, perché arriva tra il debutto di Marracash e il ritorno di Sfera al Forum. Tre tappe importanti per tre diverse tribù di ascoltatori: in questo caso è un altro “indie che ce la fa”, anche se le credenziali rap a Franco126 non le può togliere nessuno. Ci sono ancora biglietti disponibili (TicketOne), mentre l’ultima data al Palazzo dello Sport di Roma, sabato 24, è completamente sold out (cit.).
Sempre a Milano, all’ARCI Bellezza, c’è Tess Parks, cantautrice canadese che a maggio ha pubblicato il suo terzo album And Those Who Were Seen Dancing. Il disco si regge sull’equilibrio tra la voce fumosa di una persona appena sveglia e una chitarra elettrica un poco croccante, a tratti la descriverei una Lana Del Rey dei disperati. Dal vivo fa anche le tracce dei dischi prima, se per caso li conoscevate. Ci sono biglietti per la data di Milano (Dice) e per la data di Bologna del giorno dopo, al Covo (Dice). In entrambi i casi bisogna essere muniti delle rispettive tessere per soci.
Venerdì 23 settembre
A Rimini ci sarà la data zero del tour nei palazzetti di Sfera Ebbasta, all’RDS Stadium (Trident Music): si tratta del secondo tour di questo tipo per l’artista di Ciny (il primo nella primavera 2019), e quasi non fa più notizia. Si trovano biglietti anche per le date che l’artista ha dichiarato sold out (TicketOne), tra cui - questa settimana - al Forum di Assago domenica 25, e poi lunedì 26, eccetera.
A Forlì inizia il Jump E.R. Lux Festival (credo che E.R. stia per Emilia Romagna): venerdì qui suonano Emma Nolde e Le Endrigo, e dato che abbiamo intervistato e messo in playlist entrambi, e da tempi non sospetti, è ovvio che ve lo consigliamo. Sabato 24 suona Motta, anche lui intervistato da noi per l’uscita del suo ultimo album, Semplice. E domenica 25 c’è Lorenzo Kruger. L’ingresso è gratuito.
Al Legend di Milano c’è Dave Hause (Hub Music Factory), nome conosciuto da chi segue da vicino il punk americano: ha fatto parte dei Loved Ones, gruppo hardcore di Philadelphia abbastanza dedito alle canzoni di piangere, e poi ha portato quest’attitudine nel mondo del folk rock. Trovi ancora biglietti, se fa per te (TicketMaster; MailTicket; VivaTicket)
A Bologna, al Locomotiv ci sono i 72-hour Post Fight, attualmente elencata come penultima data del tour (Panico Concerti) prima di andare in passerella d’onore al Club2Club di Torino a novembre. Da un paio d’anni sono una delle novità più interessanti in Italia: si tratta di musica strumentale, profondamente influenzata dal jazz ma con tante commistioni di generi, dall’ambient all’hip-hop, però sempre con un’aura oscura e quasi mistica. Il loro ultimo album uscito a maggio, NON-BACKGROUND MUSIC finirà probabilmente in molte liste di fine anno (quasi certamente in quella di Louder). Ci sono ancora biglietti (Ugo) e per l’ingresso serve la tessera AICS.
A Torino segnaliamo, al Combo, i sordi, due fratelli di Vicenza che potrebbero tranquillamente essere figli illegittimi di Frank Zappa. Si chiamano Matteo e Riccardo Nicolin. Non li ho mai visti dal vivo, ma sono ipnotizzato dalle fantasie funk-pop-jazz che creano con percussioni, basso e poco altro. A ottobre gireranno un po’ tutta Italia. L’ingresso a questo concerto è gratuito e libero.
Sabato 24 settembre
A Milano Foy Vance, al Blue Note, cantautore nordirlandese noto anche per le collaborazioni con Ed Sheeran e Rag’n’Bone Man, esponente di un folk britannico molto americano. Il suo ultimo album del 2021 si intitola Signs Of Life, e ne ha appena pubblicato anche una versione live, utile per capire se fa per te. Suonerà anche domenica 25 a Torino, al FolkClub, e per i biglietti di tutti e tre i live rimando al suo sito ufficiale (link).
A Perugia, all’Umbria Beer Fest ci sono gli Elephant Brain, che in passato abbiamo incluso nella playlist del venerdì perché chi fa canzoni strappacuore con i testi urlati e le chitarre distorte è automaticamente nostro amico. L’ingresso è libero e gratuito. Ci sono anche altri artisti in quel festival, ma io vi consiglio loro.
A Roma, per chi non ha trovato il biglietto per Franco126, ci sono i Colle Der Fomento al parco delle energie: sono tra gli ospiti dell’evento che celebra i 10 anni di TAK Production, l’etichetta, e quindi sarà un tuffo in una parte della storia dell’hip-hop capitolino. (Ingresso: 5€)
Domenica 25 settembre
Niente che non vi abbiamo già segnalato!
Prima di salutarvi, una sorpresa
Ho fatto una playlist, che si trova su Spotify e su Apple Music, nella quale includo una o due tracce per la maggior parte degli artisti menzionati. Consideralo un modo per dare una rinfrescata a progetti usciti magari mesi o anni fa. Non è un’abitudine sana neppure per sé stessi considerare morto un disco solo a una settimana dall’uscita.
Un concerto da guardare a casa
Ti saluto con un concerto dei Beach House, che non sono mai lodati a sufficienza per la perfezione della loro scrittura ma anche della loro cura del suono. Questo concerto, pubblicato da Pitchfork, risale al 2019 e si vola.
Buona musica dal vivo, ci risentiamo venerdì con le nuove uscite e lunedì prossimo di nuovo con i live. Olé.
Fino a qualche anno fa era piuttosto inusuale che si cancellassero tour per il burnout dell'artista. Magari succedeva ma venivano addotte spiegazioni di altra natura, ma comunque mi sembra che ultimamente stia succedendo molto più spesso che in passato, e la cosa sia bene o male accettata dai fan. Forse un tempo si faceva più ricorso a farmaci, droghe, alcolici e simili sostanze per cercare di superare questi momenti e salire comunque sul palco, in qualsiasi condizione? Oppure sono le nostre condizioni mentali che sono peggiorate, chissà...